Le “Sarde a Beccafico” fanno parte di quella cucina tradizionale siciliana che utilizza pochi ingredienti poveri, facilmente reperibili, che provengono dal mare e dalla terra: pesce azzurro, pangrattato, succo di limone sono alcuni dei protagonisti.
La storia di questo piatto è tutta da scoprire. Continua a leggere l’articolo.
STORIA
La storia delle Sarde a Beccafico è legata al beccafico, un uccelletto dalle carni prelibate che i nobili siciliani cucinavano farcito con le sue stesse viscere.
Per rendere accessibile questo piatto anche al popolo, principalmente pescatori, le sarde furono utilizzate come alternativa economica. Le sarde venivano diliscate e aperte a libro, mantenendo la coda per ricordare l’aspetto del beccafico, rendendo omaggio a questa tradizione culinaria.
CURIOSITA'
Il nome "Sarde a Beccafico" deriva dall'abitudine dei nobili siciliani di cucinare i beccafichi ripieni. Questo piatto veniva presentato con le piume della coda rivolte all'insù, per facilitarne la presa durante il pasto.
Il popolo, non potendo permettersi questi uccelletti, iniziò a usare le sarde, ricreando così un piatto gustoso e simile nell'aspetto.
RICETTA ORIGINARIA
La ricetta delle Sarde a Beccafico varia leggermente da famiglia a famiglia, ma gli ingredienti base rimangono costanti. La versione palermitana, è particolarmente rinomata per il suo sapore unico.
Ingredienti
- 20 sarde
- 12 cucchiai di pangrattato
- 1 cucchiaio di uva passa (passolina)
- 1 cucchiaio di pinoli
- 3-4 cucchiai di zucchero
- 5 cucchiai di olio extravergine d'oliva
- 4 limoni grandi
- 1 cipolla
- 20 foglie di alloro (preferibilmente fresche)
- Sale e pepe q.b.
Preparazione:
Iniziate pulendo le sarde, diliscandole e aprendole a libro, mantenendo la coda intatta. Soffriggete la cipolla tritata con l’olio extravergine d'oliva, poi unite l'uva passa, i pinoli e il pangrattato, mescolando fino a quando il pangrattato sarà dorato. Aggiungete il succo di due limoni, filtrato e mescolato con due cucchiai di zucchero, al pangrattato.
Usate il composto per farcire le sarde, mettendo mezzo cucchiaio di ripieno su ogni sarda e arrotolandole dalla parte più larga. Sistemate gli involtini in una pirofila, alternandoli con foglie di alloro. Cospargete con il pangrattato avanzato e irrorate con il succo degli altri due limoni, mescolato con lo zucchero rimasto.
Infornate a 180°C per 15-20 minuti. Le Sarde a Beccafico sono migliori tiepide, ma il sapore si esalta da fredde.
Le Sarde a Beccafico sono un piatto simbolo della cucina siciliana, capace di raccontare storie e tradizioni. Ideali da servire come antipasto o secondo piatto, queste sarde farcite conquistano per il loro sapore unico e la loro semplicità.
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